Giorgio Rebuffi da Fox a Pugaciòff

a cura di Roberto Leoni e Luca "Laca" Montagliani

pugacioff1Anni Cinquanta: la guerra è terminata da poco e una nuova generazione di autori ed editori, alla ricerca di una via nostrana rispetto ai modelli americani, si affaccia sulla scena del fumetto italiano. Nel genere comico legato alle Nuvole Parlanti, un significativo segnale di cambiamento avviene nel 1952, grazie all'incredibile e divertente Tiramolla, creato da Roberto Renzi assieme al cartoonist  Giorgio Rebuffi.
Milanese d.o.c. spostatosi poi in Liguria dove con Luciano Bottaro e Carlo Chendi formerà lo Studio Bierreci, aveva già creato nel 1949, per le Edizioni Alpe, lo Sceriffo Fox, personaggio di esordio e parodia dichiarata dei racconti western, ma soprattutto aveva continuato le storie di Cucciolo e Beppe (creati nell'anteguerra da Rino Anzi) arricchendole via via con nuovi e irresistibili comprimari, con cui  ironizza sui vizi e  le virtù degli italiani della ricostruzione che porterà al boom economico.   

 

pugacioff2In una delle storie del duo, compare quindi,  nel 1959, in pieno clima di Guerra Fredda, il lupo Pugaciòff, che da character di passaggio, diventerà in breve tempo protagonista. Violento, ingordo, opportunista, subdolo, pigro, brutalmente colto e dal linguaggio contagioso, ideale protagonista di un cartone animato, è subito irresistibilmente simpatico. Nel giro di pochi anni conquisterà anche i lettori esteri, in particolare i cugini d'Oltralpe. Grande autore, tutt'ora in attività, Giorgio Rebuffi costruisce storie dall'umorismo graffiante, dove insieme ai meccanismi dello slapstick troviamo i toni della commedia all'italiana. Dotato di un grande senso della narrazione sequenziale e teorico del vuoto assoluto nel disegno, le sue tavole sono ricche di soluzioni grafiche di semplice genialità, che realizza con linea chiara, inchiostratura precisa e attenzione per il décor.

Sala Staffieri, Palazzo Ducale
17 ottobre - 1 novembre


Giorgio Rebuffi biografia